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1.1Nessun pianeta che possegga il cielo
1.2mai potrà quel che non potette Morte.
1.3Stringonmi e lacci, que' con che mia donna
1.4già priva fe' di libertà mia vita,
1.5quando qua giù ella lustrava il mondo
1.6non men cogli occhi ch'or si faccia il sole.
2.1Ardon le vive fiamme di quel sole,
2.2che spesso mi facea sprezzare il cielo
2.3poi che sì bella cosa vidi al mondo.
2.4Vive el bel viso ancora, quel che Morte
2.5si crese aver privato d'ogni vita
2.6sol per farmi suggetto ad altra donna.
3.1Quello angelico aspecto di mia donna
3.2facea ristar a vagheggiarla il sole,
3.3tanto gli piacque di vederla in vita:
3.4però cercò d'averla seco il cielo.
3.5Ebbela el ciel, ma non patì che Morte
3.6di tal tesoro mai privasse il mondo.
4.1Onde, s'i' cerco e luoghi qui nel mondo,
4.2dove io solea onorare mia donna,
4.3gli veggo ancor risprender, benché Morte
4.4spegnesse que' begli occhi, onde uscì el sole
4.5che scaldò prima me ch'ornasse il cielo,
4.6e vuol nutrir, persin ch'io lasci vita.
5.1Ancora il nome suo trïumpha in vita,
5.2e non è satio di lodarla el mondo.
5.3Son qui tra noi, non son seco nel cielo
5.4li sguardi bei con che potea mie donna
5.5far a gran sera rivenire il sole:
5.6pur questo tôr non ci potette Morte.
6.1Scripto ho nel cuor, persin che venne a morte,
6.2ogni sembiante ch'ella porse in vita,
6.3tal che·mmi avampa ove non lustra el sole,
6.4e sento e veggo di chi è privo il mondo.
6.5Seguo chi fa fuggirmi ogni altra donna;
6.6ma non è poco amar chi sta nel cielo.
7.1Veggo nel mondo chi è nascosto in cielo;
7.2è meco in vita chi me tolse Morte;
7.3e sotto il sol mi schifo ogni altra donna.
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